Certificazione dei contratti di lavoro

Certificazione dei contratti di lavoro

I nostri Consulenti del Lavoro assistono le imprese Clienti, ma anche i loro dipendenti/collaboratori che intendono reciprocamente tutelarsi attraverso questo istituto, che ha lo scopo di ridurre il contenzioso in materia di lavoro, assegnando a specifiche Commissioni – tra queste, quella dei Consulenti del Lavoro – il ruolo di valutare il corretto inquadramento contrattuale di un rapporto di lavoro scelto dalle parti.
La certificazione è una procedura volontaria e si conclude con la predisposizione di un atto amministrativo motivato che accoglie o rifiuta la richiesta.

Si tratta di uno strumento, dagli indubbi vantaggi per le imprese, che, alla luce della normativa, ha un’applicabilità di carattere generalizzato ad ogni tipo di rapporto di lavoro. Anzi, è possibile ricorrere alla certificazione non solo nei contratti di lavoro tipizzati dal Jobs Act, ma anche in occasione di qualunque accordo fra le parti per effetto del quale sia deducibile l’utilizzo di prestazioni lavorative, indipendentemente dalla loro qualificazione subordinata o autonoma.

I due principali vantaggi della certificazione si possono così riassumere:

  • La genuinità del contratto: viene certificata l’adeguatezza della specifica tipologia di contratto alle mansioni svolte dal lavoratore, soprattutto in riferimento ai contratti parasubordinati e di natura autonoma, spesso utilizzati per mascherare situazioni che, all’atto pratico, configurerebbero altre tipologie di rapporti di lavoro;
  • L’intangibilità del contratto: la certificazione costituisce una sorta di assicurazione, per la quale il contratto resiste in caso di controversia, dal momento che la certificazione stessa produce i suoi effetti verso soggetti terzi, come l’INPS, l’INAIL, l’Agenzia delle Entrate e il Ministero del Lavoro. In altri termini, nel caso in cui si ricorra in sede giurisdizionale a un giudice del lavoro o al TAR, gli enti previdenziali, l’amministrazione finanziaria e la Direzione Territoriale del Lavoro, fino alla sentenza di merito che rimuove la certificazione, possono effettuare accessi ispettivi e procedere alla rituale verbalizzazione delle irregolarità accertate, ma non possono adottare provvedimenti amministrativi o ottenere provvedimenti giurisdizionali in contrasto con la certificazione.
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